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Video Marketing, la risorsa irrinunciabile per il futuro



Le tendenze della Rete lo dimostrano ormai da diversi anni: la fruizione di contenuti online si sta sempre più spostando da formati statici - come testi e immagini - a quelli multimediali. E fra i tanti spiccano i video, i contenuti che oggi l’utenza richiede con più insistenza. Basti pensare all’estrema popolarità ottenuta dai portali di video sharing, come il notissimo YouTube, oppure dalle piattaforme di streaming a pagamento quali Netflix, Disney+, Prime Video e molte altre ancora. 
 
Una transizione, quella verso i video come formato dominante per la fruizione in Rete, che ha ovvi riflessi anche sulle modalità di marketing. Banner, immagini e testi native non bastano più per attirare l’attenzione sia dei consumatori finali che di potenziali aziende partner, serve elaborare dei filmati ad hoc per poter focalizzare il proprio target su una comunicazione che risulti significativa. Ma cosa si intende per video marketing e quali strategie applicare al B2C e al B2B
 
Perché puntare sui video 
 
Nel corso degli anni, le modalità di interazione con i contenuti in rete sono diventate sempre più frenetiche e frugali. Forse data anche la moltiplicazione delle piattaforme e dei dispositivi d’accesso, così come della presenza del singolo utente su più servizi contemporanei, le capacità di attenzione si sono notevolmente ridotte. Solo una piccola porzione dei navigatori legge articoli per intero, ad esempio, limitandosi più delle volte al titolo al sommario per mancanza di tempo. E nemmeno i classici banner riescono ad attirare l’attenzione, poiché gli utenti hanno imparato a ignorarli o - peggio - a bypassarli implementando sui loro browser vari plugin di adblock. 
 
Così non avviene però per i video. Secondo una ricerca condotta da Elite Content Marketing, il 66% degli utenti preferisce di gran lunga guardare un video per ottenere informazioni su un prodotto o un servizio, anziché leggere un testo. Ancora, altri studi hanno dimostrato come il 91% dei navigatori si lasci maggiormente influenzare da filmati nelle proprie scelte d’acquisto rispetto ad altri formati comunicativi, mentre il 64% ricerca attivamente recensioni video su futuri acquisti per ottenere rassicurazioni sulla bontà del prodotto o del servizio. Non è però tutto: oltre 70% di chi accede quotidianamente alla Rete ricorda un filmato dopo un mese della visione, un effetto memoria che si prolunga invece solo per un paio di giorni dopo la lettura di un articolo.
 
Video Marketing: non solo spot
 
Quando si pensa al video marketing, ovvero a tutte quelle attività di comunicazione che sfruttano filmati per interagire con il proprio target, alla mente balza immediatamente il concetto dello spot. Il classico intervento pubblicitario di circa 30 secondi di durata, da inserire all’interno di altre produzioni multimediali come film, documentari e show d’intrattenimento
 
Per quanto gli spot rimangano importanti e centrali per una comunicazione di marketing incentrata sul video, gli strumenti oggi disponibili in Rete hanno fatto emergere nuove realtà, forse anche più significative. ll destinatario del flusso comunicativo non si lascia più semplicemente coinvolgere da una pubblicità di pochi secondi, per quanto innovativa oppure originale possa essere, ma è alla ricerca di altre tipologie di filmato. Anche quando l’attività di marketing o advertising è più che esplicita, l’utilizzatore vuole essere informato e intrattenuto, nonché formato. Non a caso, tra i video più cercati online vi sono i tutorial, anche quando questi sono più che evidentemente associati a campagne promozionali legate a un prodotto oppure a un servizio
 
È quindi necessario ampliare la propria portata, prevedendo contenuti che strizzino l’occhio all’infotaiment e non solo al mero marketing, con alla base una produzione di alto livello, il coinvolgimento di personaggi riconosciuti e la possibilità d’interazione. Più che di spot, di conseguenza, bisognerebbe parlare di veri e propri format. 
 
Video Marketing per il B2C 
 
Come già accennato, l’utente medio passa la gran parte del suo tempo online guardando video. Si tratti della serie preferita su una piattaforma di streaming, di un breve filmato su YouTube o sui social network oppure di una Storia su Instagram, i filmati non hanno molti rivali. Meglio ancora se la trasmissione avviene in diretta, magari su una delle più popolari piattaforme social. 
 
L’universo del marketing orientato al B2C, ovvero a una comunicazione orientata al consumatore comune, ne può approfittare in diversi modi: 
  •  Investire sulla sponsorizzazione di video altrui, magari di personaggi molto seguiti online, includendo classici spot pubblicitari nel pre-roll del filmato oppure all’interno dello stesso; 
  • Creare dei veri e propri format editoriali dove l’interazione con il pubblico, pur avvenendo sempre a scopo di marketing, offra un’esperienza diversa. Una serie di video-tutorial su come usare al meglio un prodotto, un ciclo di consigli di look in compagnia di esperti di moda per spingere la vendita di abiti, la recensione di device tecnologici da parte di influencer quotati oppure dirette Q&A con gli stessi utilizzatori; 
  • Sfruttare i formati video non convenzionali, sia per durata che per proporzioni, come le Storie sui social network. Il veloce flusso di mini-filmati da 15 secondi ciascuno, registrati in modalità portrait, sono infatti oggi i più gettonati. 
  • Approfittare delle contingenze del periodo, adattando il marketing a ciò che accade nel mondo reale. Ad esempio, durante la pandemia da coronavirus e i conseguenti lockdown, la fruizione di video è cresciuta di decine di punti percentuali. Bisogna, in altre parole, farsi trovare dove è più probabile che il target arrivi. 
 
Video Marketing per il B2B 
 
Anche per il B2B il video marketing si rivela una risorsa irrinunciabile per il futuro. Conquistare nuove aziende con cui stringere delle partnership non è mai semplice, ma diventa ancora più complesso se testi e immagini statiche vengono ignorati. Per questo, una strategia dovrebbe includere:
  • Video informativi sui prodotti e i servizi offerti, possibilmente in presenza di esperti che spieghino estensivamente quali vantaggi possano portare al cliente; 
  • Organizzare presentazioni in live streaming sulle novità in arrivo, come nuovi prodotti in via di lancio, affinché i potenziali partner ne siano debitamente al corrente sin dal primo giorno di disponibilità; 
  • Prevedere webinar e conference-call non solo per presentare prodotti e servizi, ma anche per rispondere in tempo reale alle domande e ai dubbi dei clienti, aumentando così il senso d’appartenenza e di comunità. Una possibilità indispensabile soprattutto in questo 2021, dove non è possibile organizzare eventi di presentazione dal vivo per via delle stringenti norme sul divieto di assembramenti.  
Infine, è bene valutare di includere nella propria divisione marketing un team di professionisti di settore, quali registi, digital artisti, montatori, scenografi e molto altro ancora. La qualità dovrebbe essere infatti elevatissima.