Il digitale in aiuto alle PMI: Local Seo
Ormai è un fatto assodato: per poter sopravvivere nell’economia odierna, nessuno può rinunciare a una strategia digitale. Nemmeno le piccole e le medie imprese, nonché le realtà che operano perlopiù sul locale, si possono permettere il lusso di dimenticare una presenza online. Farsi trovare sul web significa conquistare nuovi clienti, approfittare di modalità nuove di vendita come il commercio elettronico, attirare partner e sponsorizzazioni: in altre parole, emergere in un universo sempre più competitivo e dal guadagno non sempre assicurato. Ma per ottenere risultati soddisfacenti non si può procedere alla cieca, farsi trovare diventa l’imperativo più importante. E così la SEO diventa l’alleato più importante su cui fare affidamento, affinché la propria realtà imprenditoriale risulti visibile a quanti più utenti possibili all’interno del proprio target.
Pensare che anche per le PMI o per le piccole realtà di quartiere si possano usare le medesime tecniche dei colossi della vendita online è però un errore. Una piccola impresa difficilmente potrà aspirare a raggiungere le prime posizioni sui motori di ricerca per chiavi perlopiù generiche, poiché quelle posizioni saranno probabilmente occupate da grandi multinazionali, con sedi in tutto il mondo e budget immensi da dedicare proprio alla SEO. Per questo negli ultimi tempi si è sviluppato il concetto di Local SEO, un’attività diversa ma altrettanto efficace. Di che si tratta?
Tutti sono online
Con le connessioni veloci sempre più accessibili a tutti, e la moltiplicazione irrefrenabile di dispositivi come smartphone e tablet, anche gli italiani hanno finalmente abbracciato la Rete. Oggi sono circa 43 i milioni di utenti che quotidianamente si connettono - ben il 73% della popolazione dello Stivale. E, di questi, ben 30 milioni passano letteralmente le loro giornate sui social: la media è infatti di 6 ore e 8 minuti, più di quanto si dedichi alla visione di un film, di una partita di calcio in TV o di un semplice pomeriggio dedicato allo shopping.
In un simile scenario, farsi trovare online diventa una necessità irrinunciabile. Non solo per conquistare nuovi potenziali clienti, ma anche e soprattutto per non perdere quelli già acquisiti. Il consumatore affezionato, quello che più volte alla settimana si affaccia alla vetrina del nostro negozio di quartiere, potrebbe infatti decidere di affidarsi agli acquisti online, magari approfittando di qualche offerta particolarmente vantaggiosa. Per questo anche l’attività più piccola - come le aziende a conduzione familiare, con una manciata di dipendenti - non possono evitare una presenza sui motori di ricerca e sulle piattaforme social più diffuse.
Local SEO, un aiuto in più
Come già accennato, competere con le grandi realtà del Web è praticamente impossibile a livello di indicizzazione sui motori di ricerca. Pretendere che un’attività di quartiere possa apparire nelle prime pagine con una chiave generica è a dir poco utopistico, quindi le strategie di ranking dovranno basarsi su altri fattori.
Fortunatamente, con l’implementazione dell’algoritmo Google Pigeon, il colosso di Mountain View ha deciso di donare una nuova rilevanza alle ricerche locali. In altre parole, sarà difficile ottenere un posizionamento elevato con la chiave “vestiti”, ma sarà molto semplice farlo con la key “vestiti Torino”. Il tutto accompagnato anche da una comoda mappa, che permetterà agli utenti di trovare facilmente l’attività e di ottenere addirittura informazioni stradali per il proprio navigatore. Ovviamente, per poter approfittare di questa opportunità sarà necessario ottimizzare la propria attività SEO in modo fortemente local, con alcuni piccoli ma importanti accorgimenti:
- Migliorare meta, tag e description sul proprio sito, affinché riporti chiaramente la località in cui si trova la PMI, l’indirizzo ed eventuali informazioni di contatto;
- Sfruttare i servizi Google, come My Business, per fornire al motore di ricerca tutte le informazioni necessarie per identificare la propria azienda, anche con la geolocalizzazione su mappa;
- Lavorare sull’attività di linking con altre realtà locali, produrre contenuti significativi alla propria realtà di riferimento e puntare sull’advertising local.
- Aprendo profili sulle tre principali piattaforme, ovvero Facebook, Instagram e Twitter;
- Coinvolgendo gli utenti con contenuti sempre nuovi, sfruttando tutti i formati disponibili comprese le storie;
- Stringendo partnership con eventuali influencer di zona, magari organizzando eventi sia dal vivo che sui social per attirare la curiosità dell’utenza.
A chi giova la Local SEO?
Le strategie di Local SEO sono adatte a tutte le piccole e medie imprese ma, per la natura stessa della ricerca, avvantaggiano soprattutto quelle realtà che possono garantire un contatto diretto con il pubblico. Il sistema si sta rivelando particolarmente efficace nel settore turistico, ad esempio, dove hotel, ristoranti e musei possono farsi trovare più facilmente dai viaggiatori di passaggio. Ma anche il commercio al dettaglio ne sta ricavando grandi soddisfazioni, dai piccoli commercianti passando per gli artigiani, così come l’intero settore dei servizi alla persona: palestre, fisioterapisti, odontoiatri e molto altro ancora.
In definitiva, non ci si dovrà più preoccupare dell’egemonia online dei grandi player sul mercato, perché dalla propria parte c’è l’alleato irrinunciabile della ricerca locale.